Nasce a Milano e nell’aprile 2006, grazie a Lilibet di Quodlibet, abissina lepre, abbiamo avuto la prima cucciolata di quattro femmine e un maschio. I nostri abissini vengono allevati nei quattro colori riconosciuti dal CFA (Cat Fanciers Association) che sono il Ruddy, Sorrel, Blu e Fawn. Non ci sono gatti somali nelle linee dei gatti Habashat. Essendosi allargata la famiglia è convenuto trasferirsi in un luogo con spazi maggiori. Ed eccoli felici e contenti nella nostra cascina del Monferrato dove ora possono avere tutto lo spazio per correre e giocare. Sono poi seguite le mostre e i primi risultati. Il mio allevamento amatoriale è riconosciuto dall’ANFI – Associazione Nazionele Felina Italiane -, dalla FIFe – Fédération International Féline – e dal CFA – Cat Fanciers Association. Fin dall’inizio mi sono iscritta al CIGAS, club italiano del gatto abissino e somalo e ne ho sposato in pieno le motivazioni e finalità che sono ben espresse nel Codice Etico del Club (www.cigas.org). Naturalmente, quando un socio del club cede un gatto chiede al nuovo possessore di osservare tale codice. I gatti riproduttori del mio allevamento vengono testati sia per la PK-deficiency (Pyruvate Kinase deficiency) che per la PRA (Progressive Retinal Atrophy). I cuccioli vengono ceduti ai nuovi proprietari già sterilizzati, con un contratto scritto, ricevuta di pagamento, dopo il richiamo della vaccinazione trivalente, già sverminati, con microchip già inserito e registrato in ASL, libretto sanitario, Certificato Genealogico ANFI (Pedigree) e passaggio di proprietà. Se necessario si può fornire anche il passaporto, ma solo dopo i 21 giorni, richiesti dalla legge italiana, dalla vaccinazione per la rabbia.
Per avere informazioni sulla razza e sul carattere degli abissini vi invito a leggere un mio articolo, pubblicato nel sito dell’Associazione Nazionale Felina Italiana, sezione Piemonte: http://www.anfipiemonte.org/razze/abissino/